Eventi: E la festa continua…Carnevale 2013 in Sardegna

Come promesso nel precedente post “Sardegna in festa…Carnevale 2013”, ecco a voi una serie di Carnevali nell’isola. Buon divertimento!


Bosa: “Carrasegare Osincu”

Il Carnevale a Bosa inizia una settimana prima di giovedì grasso (il 31 Gennaio) “Gioggia Laldaggiolu”, con le maschere tradizionali bosane e con la loro questua in giro per le strade, “Sa Palte ‘e cantare”: ossia alcuni gruppi vanno di casa in casa improvvisando canzoni satiriche sulla base dei canti tradizionali, come i “trallallera”, richiedendo in cambio pietanze (come salsicce, formaggio, dolci, ecc. …) per la preparazione del cenone.
Immagine che mostra le Attittadoras
Ma il clou della festa va dal 7 al 16 Febbraio. Infatti:
  • Giovedì 7, le strade del centro storico si animeranno con la sfilata dei carri allegorici e delle maschere delle scuole;
  • La sera del Sabato 9, vi è “Cantine in Maschera” con la degustazione di vini e piatti tradizionali;
  • La mattina di Martedì 12 inizia con “S’attittidu” delle maschere in nero (“Attittadoras”): queste, con la faccia sporca di fuliggine e indossando l’abito tradizionale del lutto femminile, percorrono le strade, piangendo e facendo risuonare il loro lamento per la morte di Giolzi per tutto il paese. Portano in braccio un bambolotto di stracci (che simboleggia Giolzi da neonato, che fu abbandonato dalla madre distratta dalla festa) e chiedono alle donne non mascherate un pò di latte dare al bambino;
  • La sera di Martedì, dalle 18:00 in poi, è rappresentata dalle maschere in bianco (che simboleggiano le anime del Carnevale), che vestite con un lenzuolo, una federa ed una lanterna, percorrono le strade del paese in cerca di Giolzi (che simboleggia il Carnevale che finisce), e quando lo trovano bruciano sul rogo il suo fantoccio;
  • I festeggiamenti terminano Sabato 16 con una pentolaccia in piazza.
Le parole chiave per questo Carnevale carico di simbologia? Satira, ospitalità e divertimento.

Per maggiori informazioni: www.carnevaledibosa.com




Mamoida: “Mamuthones” e “Issohadores”.

Le origini dei carnevali barbaricini sono misteriose e per alcuni risalenti, probabilmente, all’età nuragica. Le danze, le maschere con i loro rituali rievocano lo stretto rapporto tra animali e uomini.
Ma sono proprio le maschere a rendere differenti tra loro i carnevali barbaricini.
Immagine che mostra i Mamuthones
I “Mamuthones” e i “Issohadores” sono il simbolo di Mamoida. I primi, tutti di nero, indossano vestiti di pelle ovine, maschere d’ontano o di pero selvatico, sulla schiena portano “sa carriga”, una serie di campanacci, legati tra loro con cinghie di cuoio, del peso di quasi 30 Kg, e sul collo una serie di campanelle più piccole. I secondi: una camicia di lino, una giubba rossa, pantaloni bianchi, uno scialle femminile sui fianchi, una maschera bianca sul volto, portano una fune (“sa soha”) e a tracolla dei sonagli d’ottone e di bronzo.
I “Mamuthones” sfilano per le vie del paese in gruppi di 12, a rappresentare i mesi dell’anno, guidati dagli “Issohadores”, che sfilano invece in gruppi di 8 e danzano eseguendo con facilità dei passi di straordinaria difficoltà. I “Mamuthones” si muovono curvi e lentamente, con un ritmo che viene scandito dagli “Issohadores”, e questi ultimi coinvolgono il pubblico lanciando la loro fune al fine di catturare qualcuno tra i presenti: chi viene fatto prigioniero potrà liberarsi soltanto offrendo a loro da bere.
Il Martedì grasso si può inoltre assistere alla processione della maschera di “Juvanne Martis Sero”, trasportata su un carretto da uomini vestiti
Fotografia che mostra la maschera dei Issohadores
da “zios” e “zias” che ne piangono la morte con un canto disperato.
Oltre alle maschere rituali sarde, vi saranno sfilate di maschere tradizionali sarde e altri appuntamenti all’insegna della tradizione e dell’ospitalità.
Date dell’evento: 2-9-10-11-12-16 Febbraio
Per maggiori informazioni: www.mamoiada.net





Nuoro: Carnevale nuorese

Il Carnevale a Nuoro è rappresentato da una serie di eventi e manifestazioni, tra cui la sfilata delle maschere tradizionali barbaricine: i “Mamuthones” e gli “Issohadores” di Mamoida, i “Thurpos” di Orotelli, i “Bundos” di Orani e i “Tumbarinos” di Gavoi.
Le date della manifestazione vanno dal 3 al 16 Febbraio, e prevedono:
  • Domenica 3, Festa di San Biagio con animazione della serata a cura del gruppo folk e il canto a tenore dell’Associazione Folkloristica Gruppo Santu Predu di Nuoro;
  • Giovedì 7, giochi sportivi, animazioni per bambini, balli, la “Sartiglia in pattini” e tanta musica e dolci;
  • Sabato 9 e Domenica 10 ci sarà il tour eno-culturale “Nuoro Go Wine 2013”;
  • Martedì 12, le strade del centro città verranno animante dalla sfilata dei gruppi in maschera e dei carri allegorici;
  • la mattina di Sabato 16 sarà possibile visitare il centro storico e i musei della città attraverso un itinerario culturale a cura degli studenti del Corso Turistico ITC “S.Satta” n.2 di Nuoro. Le visite guidate saranno disponibili in lingua italiana, sarda, inglese, francese e spagnola. Il pomeriggio, a partire dalle 15:00, sarà rappresentato dalla 3° rassegna regionale delle maschere del carnevale tradizionale della Sardegna: “Mascaras de Carrasecare”.
Per maggiori informazioni sul programma dell’evento: www.comune.nuoro.it


Samassi: Carnevale Samassese

Samassi quest’anno festeggia i 60 anni del suo Carnevale. Un Carnevale irriverente, con sfilate di carri allegorici, maschere e tanta musica, luci e colori.
Questa edizione, le cui date sono 7-9-11-12 Febbraio, prevede un ricco programma:
  • Giovedì 7, con il “Carnevale del Bambino”;
  • Sabato 9, degustazione del prodotto tipico locale con il “Festival del Carciofo” e a partire dalle 15:00 ha inizio il “Carnevale Samassese”: le strade del paese saranno animate da sfilate di carri allegorici, gruppi in maschera e dal raduno delle maschere tradizionali sarde, gli Sbandieratori di Sassari, i “Thurpos” di Orotelli, “Boes” e “Merdules” di Ottana, “Mamuthones” e “Issohadores” di Mamoiada;
  • Lunedì 11, è la serata di “Nonni e Nipoti in Disco”;
  • Martedì 12, è la volta della seconda sfilata per le vie del paese, e con il rogo finale della mascotte “Mustayò” a chiusura della manifestazione.
Il tutto sarà accompagnato da zeppole, fritti e malvasia, e grazie al Gruppo “Poco fumo e molto arrosto” si potranno degustare vitello e salsicce arrosto.