Eventi: Sardegna in festa…Carnevale 2013

Il 17 gennaio, in concomitanza con la festa dei fuochi di Sant’Antonio Abate, è iniziato nell’isola il Carnevale.
Festa dai mille aspetti e mix perfetti di sacro e profano: dai suggestivi carnevali della Barbagia e dintorni, alle spettacolari corse a cavallo di Oristano e Santulussurgiu, sino ad arrivare agli irreverenti carnevali di Tempio e Cagliari. 
Ma sono tanti i modi di festeggiarlo, tanti quasi quanti sono i paesi della Sardegna.
Ad accompagnare i festeggiamenti ovviamente non possono mancare dolci e piatti tipici, che rallegrano l’animo ma anche lo stomaco. Ma di questo ve ne parlerò nei prossimi post ;)
Visto che i giorni caldi della festa si avvicinano, di seguito troverete alcuni dei Carnevali più famosi nell’isola con le date e i programmi.


Oristano: Sa Sartiglia


Di origini antichissime, è l’emblema della tradizione cavalleresca oristanese.
Accompagnati dal ritmo dei tamburi e dal suono delle trombe, i cavalieri devono infilare, in corsa, con la spada, o una lancia, una stella di metallo appesa ad un
Immagine della corsa alla stella del Gremio dei Contadini della Sartiglia 2009
filo, che rappresenta un auspicio di buon raccolto, e ciò lo rende uno dei più spettacolari giochi equestri della Sardegna.
Questa giostra equestre si svolge in qualsiasi condizione metereologica, sia che splenda il sole o che piova. La domenica di Carnevale, Sa Sartiglia si svolge sotto la protezione di San Giovanni Battista e le fasi della cerimonia sotto organizzate dal Gremio dei Contadini; invece, il martedì l’organizzazione spetta al Gremio dei Falegnami il tutto sotto la protezione di San Giuseppe.
Protagonista indiscusso dell’evento è “Su Cumponidori”, capo della corsa, che viene scelto tra i tanti aspiranti, da i due Gremi. Egli indosserà una maschera androgina, poiché è donna e uomo allo stesso tempo, e la sua vestizione è un rito, quasi privato ed eseguito in silenzio. Il cavaliere è vestito su vero e proprio altare, allestito con cura e abbellito da fiori e grano. Non gli permesso toccare gli abiti, quindi ad occuparsi della sua vestizione saranno le “Massaieddas”, ragazze in costume tradizionale, guidate da “Sa Massaia manna”. Un cilindro nero, la mantiglia, una camicia piena di sbuffi e pizzi, il gilet e un cinturone di pelle, ma il culmine della vestizione è il momento in cui gli viene cucita sul viso la maschera, che lo rende inavvicinabile e lo trasforma in su Cumponidori.
Fotografia che ritrae Su Cumponidori e Su Segundu al Gremio dei Contadini nella Sartiglia 2009
Da questo momento sale a cavallo, e non potrà più toccare terra sino alla fine della giornata e alla sua svestizione, e gli viene consegnata “sa pipia de maju” (è uno scettro che simboleggia la primavera e la fertilità) con la quale benedirà la folla e i cavalieri.
Accompagnato da “Su Segundu Cumponidori” e “Su Terzu Cumponidori”, ha il compito di aprire la giostra infilando per primo con la spada una stella. La tradizione vuole che il numero delle stelle infilate simboleggi l’abbondanza o la scarsità del raccolto.
Prima delle corse delle pariglie, che si esibiranno sino al tramonto in spettacolari e pericolose acrobazie lanciati in corsa con i loro cavalli, su Cumponidori dovrà eseguire “sa remada” che indica la chiusura della Sartiglia: completamente sdraiato all’indietro sul dorso del cavallo, benedirà la folla
Immagine che mostra Sa remada
percorrendo la pista al galoppo.
“Sa Sartigliedda” si ha il lunedì ed è una versione ridotta per i bambini, i quali montano i cavallini della Giara.
Le date: 10 Febbraio, Sartiglia del Gremio dei Contadini; 12 Febbraio, Sartiglia del Gremio dei Falegnami.
In occasione dell’evento è previsto un treno a vapore, con partenza dalla stazione ferroviaria di Cagliari alle 9:10 e arrivo ad Oristano alle 12:15. Per le 19:00 con arrivo a Cagliari alle 21:45, il viaggio di rientro.
Inoltre è gradita la partecipazione in maschera, possibilmente in costume d’epoca. Il costo del biglietto è di 35€ per gli adulti, 20€ per i ragazzi tra i 5 ed i 12 anni; mentre il viaggio sarà gratuito per i bambini fino ai 4 anni.

Per maggiori informazioni sul programma della manifestazione e sul viaggio col treno al vapore: www.sartiglia.info
Foto e Fonte da: www.sartiglia.info
 

Tempio Pausania: “Su Carrasciali Timpiesu”

Fotografia che mostra il Carrasciali Timpiesu

Nasce nel 1956 ed è incentrato sulla figura di “Sua Maestà Re Giorgio”, che rappresenta il potere in tutte le sue forme.
E’ una sfilata di carri allegorici che comincia il giovedì grasso con l’entrata trionfale in città del re Giorgio, rappresentato da un fantoccio. La domenica si celebra il matrimonio tre il re e la popolana Mannena, vestita in modo audace. La tradizione vuole che Mannena dia un figlio al re che sarà il prossimo Re Giorgio nel successivo carnevale.
Il Carnevale termina il martedì grasso con il processo e il rogo di re Giorgio, accusato di rappresentare tutti i mali della città.
Le date: 7-8-9-10-11-12 Febbraio.
6 giorni densi di allegria per grandi e piccini: sfilate dei carri e dei gruppi allegorici, intrattenimento teatrale, giocoleria e artisti di strada, e poi tanta musica e frittele!

Per leggere il programma completo: www.carnevaletempiese.it  
Foto e Fonte da: www.carnevaletempiese.it
 

Santulussurgiu: “Sa Carrela ‘e nanti”


Questo Carnevale, incentrato anch’esso su spettacolari corse a cavallo, è
Immagine del carnevale Sa Carrela 'e Nanti anno 2012 scattata da Pippo Riggio
straordinario e antico quanto quello Oristanese. Si può partecipare da soli o correre appaiati. In quest’ultimo caso le pariglie possono essere formate da due, tre o quattro cavalieri, che, uniti per le braccia, partono, corrono e arrivano insieme.
Il percorso si snoda per circa un chilometro lungo la strada principale del centro storico (“sa carrela ‘e nanti”), che i cavalieri percorrono alta velocità eseguendo spericolate acrobazie. La folla è coinvolta attivamente poiché giudica cavalli e cavalieri. Tra le usanze tipiche del paese vi è l’offerta pubblica e la degustazione del vino prodotto nelle ultime vendemmie.
La manifestazione inizia la domenica di Carnevale con le corse (“sas carrelas”). Il lunedì viene chiamato “Su Lunisi de sa Pudda” (il lunedì della gallina), perché il cavaliere al galoppo deve buttare a terra con un bastone un fantoccio a forma di gallina. Il martedì vi è la premiazione delle pariglie e dei cavalieri che hanno buttato giù il maggior numero di galline.
Ad anticipare la manifestazione, il 2 Febbraio alle 16:00, vi è la 16° edizione di “Cantigos in Carrela”, con la partecipazione di 8 cori provenienti da vari paesi della Sardegna e ospiti della serata il coro Sakartvelo di Tiblisi (Georgia).

Per maggiori informazioni: www.comunesantulussurgiu.it
Foto e Fonte da: www.comunesantulussurgiu.it


Nel prossimo post altri Carnevali nell’isola, tra cui quello di Bosa e Mamoiada.