Intervista a Valentina Masotti
Siamo liete ed entusiaste di ospitare alla Tavola di Ajò a Pappai!!! una cara amica Food writer, Influencer e Sommelier del Riso. Oggi è con noi...Valentina Masotti!

Benvenuta Valentina! È un piacere ospitarti alla tavola di Ajò a Pappai!!!, parlaci di te…

Inoltre, per la collana Il Golosario ti segnaliamo "Il Libro del Riso Italiano, dalla risaia al piatto", edito da Cairo e Comunica.
Un viaggio alla scoperta del riso in Italia e nel mondo. Una vera e propria guida che porta a conoscere le varietà di risi e i suoi metodi di lavorazione. Completano il libro le sezioni dedicate all'analisi sensoriale, alla guida all'acquisto e alle ricette.
Un'ottima guida per appassionati, consumatori e professionisti.
Le fotografie presenti in questo post sono state prese dalla pagina Facebook di Ricette e Racconti di Valentina Masotti, e dal web.

Benvenuta Valentina! È un piacere ospitarti alla tavola di Ajò a Pappai!!!, parlaci di te…
Grazie per
l'invito Ajò a Pappai! Sapete cosa sono una food writer e una sommelier del
riso?
Così cerco di riassumere il mio lavoro, anche se diventa difficile usare delle etichette: questa professione me la sono creata un pò su misura in base alle mie passioni, la scrittura, il web e naturalmente il riso.
Sono anche una mamma: quando Leonardo è nato 7 anni fa, la mia vita è cambiata completamente. Da commerciale in una multinazionale di software ho cercato un lavoro che fosse più flessibile e compatibile con la vita familiare e, grazie all’appoggio di mio marito Alberto, ho iniziato ad affacciarmi nel mondo del food, mia innata passione.
Da qui la nascita del blog Ricette e Racconti che negli anni si è orientato verso il riso. Provvidenziale l’incontro con Massimo Biloni, esperto agronomo e co-autore del Libro del Riso Italiano, che mi ha insegnato tutto su questo fantastico cereale.
Così cerco di riassumere il mio lavoro, anche se diventa difficile usare delle etichette: questa professione me la sono creata un pò su misura in base alle mie passioni, la scrittura, il web e naturalmente il riso.
Sono anche una mamma: quando Leonardo è nato 7 anni fa, la mia vita è cambiata completamente. Da commerciale in una multinazionale di software ho cercato un lavoro che fosse più flessibile e compatibile con la vita familiare e, grazie all’appoggio di mio marito Alberto, ho iniziato ad affacciarmi nel mondo del food, mia innata passione.
Da qui la nascita del blog Ricette e Racconti che negli anni si è orientato verso il riso. Provvidenziale l’incontro con Massimo Biloni, esperto agronomo e co-autore del Libro del Riso Italiano, che mi ha insegnato tutto su questo fantastico cereale.
Come si diventa Sommelier del riso?
Per diventare Sommelier del Riso è necessario frequentare il corso professionalizzante per "giudice di analisi sensoriale applicata al riso", organizzato da Acquaverderiso, la prima società italiana nata per formare i sommelier del riso.
Per diventare Sommelier del Riso è necessario frequentare il corso professionalizzante per "giudice di analisi sensoriale applicata al riso", organizzato da Acquaverderiso, la prima società italiana nata per formare i sommelier del riso.
A quel punto si può entrare a far parte del panel di
degustazione ufficiale, che si riunisce su commissione per valutare i campioni.
Ci sono poi corsi più semplici rivolti ad un pubblico di
appassionati, attraverso lezioni interattive, per scoprire quali sono le
caratteristiche dei risi più diffusi e i loro usi in cucina, ma soprattutto
imparare a valutare un riso di qualità anche a casa: non servono competenze e
strumentazioni particolari, bastano pochi semplici accorgimenti per capire se
il riso che finirà in pentola promette bene oppure no.
Riso e ... qual è il tuo abbinamento preferito?
Riso e
verdure. Trovo che con le verdure ci si possa inventare una serie di risotti
colorati, diversi tra loro e per tutte le stagioni. In estate adoro il risotto
con pomodoro e basilico, in autunno la zucca e in inverno radicchio e formaggio,
per tornare in primavera con un mix di verdurine all’ortolana.
Insieme alla frutta secca si possono creare delle insalate di riso stupende, soprattutto con i risi colorati e aromatici, per non parlare delle infinite possibilità con minestre e vellutate.
Insieme alla frutta secca si possono creare delle insalate di riso stupende, soprattutto con i risi colorati e aromatici, per non parlare delle infinite possibilità con minestre e vellutate.
Come si riconosce il vero riso italiano?
Il modo più semplice è quello di cercare l'indicazione di
origine della coltivazione del riso in etichetta, che sarà
obbligatoria ancora per poco, ma anche quando terminerà l'obbligo le aziende
potranno comunque indicarlo in modo facoltativo.
Un'altra informazione facoltativa che l'azienda può decidere
di inserire sulla confezione è il logo "Riso
Italiano" di Ente Risi, concesso solo ai marchi
che garantiscono tracciabilità del riso, dalla coltivazione in Italia fino
al confezionamento.
Il marchio DOP o IGP identificano
un prodotto originario di un luogo: per la DOP (Denominazione
di Origine Protetta) l'intero ciclo di produzione deve avvenire nella zona
geografica delimitata, mentre per l'IGP (Indicazione Geografica
Protetta) almeno una fase della produzione. Oltre alla garanzia di italianità,
questi marchi circoscrivono con esattezza il territorio di coltivazione e
produzione.
In Italia esistono due IGP e una DOP del riso: Igp
Nano Vialone Veronese, che identifica il riso Vialone Nano coltivato nella
pianura veronese; IGP Delta Del Po, che si estende tra Veneto ed
Emilia Romagna, tra le province di Rovigo e Ferrara; DOP Riso di
Baraggia Biellese e Vercellese, territorio situato a nord-est del Piemonte,
nella zona di confine tra le provincie di Biella e Vercelli.
Come Sommelier del riso, potresti condividere con noi un
piccolo segreto su come scegliere un riso di ottima qualità?
Il mio
consiglio è di conoscere il produttore da cui si acquista il riso: la possibilità
di visitare i suoi campi, chiedere informazioni sulla coltivazione del riso e
toccare il prodotto con mano prima di acquistarlo ha sempre un valore aggiunto.
Se invece non avete questa possibilità, potete osservare il riso, prima sulla confezione, per controllare che ci siano quelle informazioni che garantiscono l’origine di coltivazione, poi il prodotto a crudo. Guardate i chicchi: se sono ben selezionati e lavorati dalla riseria, avranno un aspetto omogeneo, senza difetti e impurità, senza granelli spezzati e macchie.
Non credete a chi vi dice che un riso con chicchi eterogenei è naturale, è solo lavorato male.
Se invece non avete questa possibilità, potete osservare il riso, prima sulla confezione, per controllare che ci siano quelle informazioni che garantiscono l’origine di coltivazione, poi il prodotto a crudo. Guardate i chicchi: se sono ben selezionati e lavorati dalla riseria, avranno un aspetto omogeneo, senza difetti e impurità, senza granelli spezzati e macchie.
Non credete a chi vi dice che un riso con chicchi eterogenei è naturale, è solo lavorato male.
Qual è la varietà di riso più rara che ti è capitato di
conoscere durante la tua carriera?
Tra le
varietà più rare ci sono due risi storici che erano quasi spariti dalla
coltivazione: il Maratelli, recuperato nella provincia di Vercelli dalla
famiglia Maratelli, i nipoti del costitutore di questo riso dal chicco medio e
perlato. E poi il Gigante Vercelli, sempre uno storico riso recuperato solo
negli ultimi anni da pochi produttori del vercellese e divenuto pochi mesi fa
presidio Slow Food.
Come immagini la nuova frontiera del riso Made in Italy?
Immagino un
riso di qualità sempre maggiore, destinato ad un pubblico consapevole che
sappia apprezzare il lavoro e i costi che gli agricoltori sostengono per
migliorare la qualità del riso e ridurre l'uso di prodotti chimici in risaia.
Spero che la tendenza del consumatore a cercare prodotti salutari corrisponda alla
disponibilità a spendere qualche euro in più, privilegiando la garanzia di un
prodotto sicuro e di origine italiana.
Aprendo una finestra sul futuro, pensi che si terranno dei
corsi di Sommelier del riso anche in Sardegna?
Lo spero!
Acquaverderiso nasce con l'intento di diffondere la cultura e la conoscenza sul
riso italiano di qualità. Se ci fossero richieste da parte di un gruppetto di
persone in Sardegna, si potrebbe organizzare un corso dedicato a produttori,
appassionati, operatori della comunicazione e giornalisti che vogliono
approfondire la conoscenza sul riso.
Con Massimo Biloni, e prefazione di Paolo Massobrio, hai
scritto “Il Libro del Riso Italiano, dalla risaia al piatto”. Cosa ti ha spinto
a creare questa utilissima guida?
L'idea era
quella di far conoscere il riso ad un pubblico ampio e non tecnico.
Tutti libri scritti in precedenza sul riso erano manuali tecnici di stampo agronomico oppure ricettari. Non c'era un libro che parlasse in maniera semplice e divulgativa alle persone che sono interessate ad approfondire la conoscenza del riso, senza entrare però in aspetti troppo tecnici.
Oltre a questo, volevamo inoltre indicare loro dove comprare il riso italiano di qualità, perché spesso il vero limite è la disponibilità sul mercato, dal momento che in grande distribuzione si trovano quasi sempre solo i grandi marchi, perché i piccoli produttori non hanno la forza commerciale per raggiungere una distribuzione capillare.
Grazie a Paolo Massobrio e alla sua ineguagliabile esperienza nel settore editoriale delle guide gastronomiche di qualità, abbiamo raccolto un elenco di produttori di tutta Italia, da nord a sud, fino alla Sardegna.
L'aiuto di chef e foodblogger invece è stato prezioso per raccogliere ricette particolari e variegate: con le tantissime varietà di italiano, molto diverse tra loro, si spazia dai risotti della trazione alle ricette internazionali della cucina fusion.
Tutti libri scritti in precedenza sul riso erano manuali tecnici di stampo agronomico oppure ricettari. Non c'era un libro che parlasse in maniera semplice e divulgativa alle persone che sono interessate ad approfondire la conoscenza del riso, senza entrare però in aspetti troppo tecnici.
Oltre a questo, volevamo inoltre indicare loro dove comprare il riso italiano di qualità, perché spesso il vero limite è la disponibilità sul mercato, dal momento che in grande distribuzione si trovano quasi sempre solo i grandi marchi, perché i piccoli produttori non hanno la forza commerciale per raggiungere una distribuzione capillare.
Grazie a Paolo Massobrio e alla sua ineguagliabile esperienza nel settore editoriale delle guide gastronomiche di qualità, abbiamo raccolto un elenco di produttori di tutta Italia, da nord a sud, fino alla Sardegna.
L'aiuto di chef e foodblogger invece è stato prezioso per raccogliere ricette particolari e variegate: con le tantissime varietà di italiano, molto diverse tra loro, si spazia dai risotti della trazione alle ricette internazionali della cucina fusion.
Domanda di rito: un saluto ai lettori di “Ajò a Pappai!!!”…
Vi ringrazio
di cuore e vi abbraccio! Sempre con il SorRiso 😉
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Ringraziamo affettuosamente Valentina Masotti per la sua gentilezza e disponibilità!!
Ti consigliamo di visitare il suo sito www.ricetteracconti.it e di seguire Valentina anche sui suoi canali social Twitter, Facebook, Instagram, Snapchat, YouTube.

Inoltre, per la collana Il Golosario ti segnaliamo "Il Libro del Riso Italiano, dalla risaia al piatto", edito da Cairo e Comunica.
Un viaggio alla scoperta del riso in Italia e nel mondo. Una vera e propria guida che porta a conoscere le varietà di risi e i suoi metodi di lavorazione. Completano il libro le sezioni dedicate all'analisi sensoriale, alla guida all'acquisto e alle ricette.
Un'ottima guida per appassionati, consumatori e professionisti.
Le fotografie presenti in questo post sono state prese dalla pagina Facebook di Ricette e Racconti di Valentina Masotti, e dal web.